La Regione Lombardia ha stanziato un contributo a fondo perduto per stimolare l’imprenditorialità lombarda attraverso il sostegno alle fasi di avvio e il consolidamento di nuove realtà imprenditoriali e professionali.
La data di attivazione del bando non è ancora stata annunciata ma verrà presto pubblicata nel sito web della Regione.
Il provvedimento si articola in due misure:
- Misura A – stanziamento di una dotazione finanziaria pari a 6 milioni di euro per i piani di avvio di nuove imprese.
- Misura B – stanziamento di una dotazione finanziaria pari a 10 milioni di euro per piano di consolidamento di imprese già avviate.
CHI PUÒ BENEFICIARE DEL CONTRIBUTO
Possono usufruire della misura A:
- Le imprese registrate alla CCIAA e con sede legale/operativa attiva da massimo 2 anni;
- I liberi professionisti che siano in possesso di partita Iva o che abbiano avviato l’attività professionale da massimo 2 anni;
- Gli studi associati in possesso dell’atto costitutivo e della partita Iva da massimo 2 anni.
I liberi professionisti (singoli o associati) iscritti al Registro delle Imprese dovranno iscriversi al bando in qualità di MPMI.
Possono accedere al contributo soltanto i soggetti la cui sede operativa:
- coincide con la sede di realizzazione del progetto
- sia attivata nel territorio della Regione Lombardia, almeno 90 giorni prima della conclusione del progetto.
Possono usufruire della misura B:
- Le imprese registrate alla CCIAA e con sede legale/operativa attiva da più di 2 anni e fino a 4 anni;
- I liberi professionisti in possesso di partita Iva o che abbiano avviato l’attività professionale da più di 2 anni e fino a 4 anni;
- Gli studi associati in possesso dell’atto costitutivo e della partita Iva da più di 2 anni e fino a 4 anni.
QUALI SONO GLI INTERVENTI AMMISSIBILI
Per quanto riguarda la misura A, le spese per le quali è possibile richiedere il contributo sono:
- L’acquisto di nuovi impianti, attrezzature, materiali, macchinari, hardware e software, esclusi usato e leasing;
- Le spese per l’adeguamento degli impianti e per la ristrutturazione funzionale dei locali finalizzati all’attività di impresa, escluse le spese tecniche e di progettazione;
- Le spese di locazione/noleggio per attrezzature tecnico-specialistiche e laboratori/sede operativa;
- Le spese di personale riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 20% dei restanti costi diretti;
- I costi indiretti riconosciuti in maniera forfettaria nella misura del 7% dei restanti costi diretti;
- L’acquisto di licenze software e servizi software, compreso lo sviluppo del sito web;
- I servizi di consulenza nella percentuale massimo del 2% della spesa totale, escluse le consulenze per la partecipazione al bando.
Per le imprese che rientrano nella misura B, le spese ammissibili sono:
- L’acquisto di sedi produttive, logistiche e commerciali all’interno del territorio regionale;
- L’acquisto di brevetti, licenze d’uso e servizi software;
- Le spese per la certificazione di qualità, il deposito di marchi e la registrazione e difesa di brevetti;
- I servizi di consulenza esterna specialistica non relativa all’ordinaria amministrazione, nella percentuale massima del 2% della spesa totale, escluse le consulenze riguardanti la partecipazione al bando;
- L’acquisto di nuovi impianti, attrezzature, materiali, macchinari, hardware e software, esclusi usato e leasing;
- Le spese per l’adeguamento degli impianti e per la ristrutturazione funzionale dei locali finalizzati all’attività di impresa, escluse le spese tecniche e di progettazione;
- Le spese di personale riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 20% dei restanti costi diretti;
- I costi indiretti riconosciuti in maniera forfettaria nella misura del 7% dei restanti costi diretti.
COME VIENE EROGATA L’AGEVOLAZIONE
Le imprese che potranno usufruire della misura A potranno ottenere un contributo pari al 40% dell’investimento ammissibile, fino ad un massimo di 50 mila euro.
Le imprese che, invece, rientrano nei requisiti della misura B potranno ricevere un’agevolazione che copre il 50% dell’investimento e che può raggiungere un massimo di 75 mila euro.
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