Il patrimonio di conoscenze – esplicite e tacite – è l’asset immateriale più prezioso di cui dispone un’organizzazione. Per le imprese di ogni dimensione adottare strumenti e procedure di knowledge management è indispensabile per migliorare le performance, guadagnare vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti e rafforzare il sapere individuale e collettivo. Ma la gestione della conoscenza non si limita a questo e può essere il veicolo per avviare un sostanziale processo di digitalizzazione dell’impresa.
Come il knowledge management può favorire la digitalizzazione
In molti casi all’interno delle imprese le conoscenze sono frammentate: parte delle conoscenze sono tacite, ovvero interiorizzate dai membri dell’organizzazione e non mostrate all’esterno. Quanto alle conoscenze esplicite, raccolte ad esempio in documenti, guide o manuali, spesso per i membri risulta complesso trovare le informazioni giuste al momento giusto. I processi di knowledge management sono una valida soluzione non solo per raccogliere in maniera ordinata e organizzata tutte queste conoscenze e favorirne la condivisione tra membri, ma anche per accelerare la digitalizzazione delle imprese.
Dematerializzare tutti i documenti cartacei e trasferirli in un ambiente digitale accessibile da tutti i membri dell’organizzazione rende più semplice e veloce la condivisione del sapere. Anche la ricerca e la consultazione dei materiali si fa più rapida e, tramite le connessioni con le altre persone all’interno dell’impresa, si incentivano gli scambi orizzontali e la diffusione della cultura aziendale. Di conseguenza, si assiste a un accrescimento collettivo e a un incentivo alla creazione di nuova conoscenza.
I vantaggi del knowledge management
I più moderni sistemi di knowledge management (knowledge management systems, KMS) prevedono l’uso di piattaforme facilmente usabili, che integrano le funzioni che riflettono meglio le necessità aziendali e che favoriscono la messa in rete tanto delle conoscenze esplicite quanto di quelle tacite. Non si tratta di un processo occasionale, ma di un’attività costante e regolare. La conoscenza organizzativa va alimentata continuamente, con la condivisione di esperienze e competenze maturate nel tempo.
Knowledge management, digitalizzazione e innovazione vanno così di pari passo, rafforzandosi a vicenda e contribuendo alla creazione di un’impresa sempre più efficiente e agile.
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