Cresce la spesa delle imprese italiane in ricerca e sviluppo: è quanto emerge dal report presentato dall’Istat dal titolo “Ricerca e Sviluppo in Italia”.
I RISULTATI DEL REPORT
Lo studio pone in confronto i dati relativi al 2014 con quelli registrati nel 2013: la spesa in ricerca e sviluppo è aumentata del +6,2% in termini nominali e del 5,3% in termini reali. Siamo passati così da circa 21 miliardi di euro investiti in ricerca e sviluppo da parte di imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni private no profit ed università nel 2013 a 22,3 miliardi di euro del 2014.
Analizzando i diversi settori troviamo:
- Settore privato (imprese e no profit) registra un investimento di 13 miliardi di euro di cui circa 12,3 miliardi provenienti solo dalle imprese. Tale spesa incide per il 58,3% dell’investimento totale (contro il 57,7% del 2013) e vanta un aumento del 7,5% per le imprese e del 5,5% per il no profit;
- Settore pubblico (istituzioni) ha investito circa 3 miliardi di euro con una spesa che incide per lo 0,8%. Tale investimento è leggermente sceso dal 14,0% del 2013 al 13,3% del 2014;
- Settore università registra 6,3 miliardi di investimento con una spesa che cresce del 6,5% rispetto al 2013 e con un peso pressoché stabile (dal 28,3% al 28,4%).
E’ dunque il settore privato quello che incide maggiormente nell’aumento di investimenti con un contributo pari al 48,8% (circa 10,9 miliardi) della spesa totale, seguito dal settore pubblico con il 40,8% della spesa. Spiccano fuori da queste categorie i finanziatori stranieri che decidono di investire nel nostro Paese: questi incidono per il 9,3% della spesa totale. Tale incremento è accompagnato anche da un aumento del numero di persone impiegate in R&S con un aumento dell’1,1% rispetto all’anno precedente pari a circa 249.467 unità. Istituzioni no profit ed imprese private registrano un aumento del numero di addetto a questa attività con una crescita, rispettivamente, del 7,2% una e del 3,6% l’altra. Diminuiscono gli impiegati in R&S per università (-2,3%) ed istituzioni pubbliche (-1,3%).
Dal punto di vista geografico possiamo evidenziare un investimento maggiore da parte del Mezzogiorno (+12,6%), seguito da Nord-ovest (+5,7%), Nord-est (+4,6%) e Centro (+4,1%).
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