Non solo premi di produzione: sempre più spesso le politiche di welfare aziendale si arricchiscono di benefit diversi. Tra questi, accanto ai buoni pasto, ormai di uso comune, compaiono anche i buoni benzina, voucher riconosciuti ai dipendenti come benefit o offerti come omaggio ai clienti aziendali.
I buoni benzina nelle politiche di welfare aziendale
I buoni benzina possono essere usati dalle aziende per ricompensare in qualche modo i dipendenti e per premiare il loro impegno e gli sforzi profusi per il raggiungimento degli obiettivi dell’impresa.
L’azienda non deve far altro che acquistare i buoni presso i distributori che li erogano e assegnarli a dipendenti e clienti. I dipendenti, una volta ricevuti i buoni cartacei o elettronici, possono usarli come strumento di pagamento al momento del rifornimento.
Come chiarito dall’articolo 6 del decreto interministeriale del 25 marzo 2016, i voucher:
non possono essere utilizzati da persona diversa dal titolare, non possono essere monetizzati o ceduti a terzi e devono dare diritto a un solo bene, prestazione, opera o servizio per l’intero valore nominale senza integrazioni a carico del titolare.
Come si costruisce un piano di welfare aziendale? Ne parliamo nel nostro articolo!
I vantaggi fiscali dei buoni benzina
I buoni benzina godono di un trattamento fiscale di vantaggio. Per il dipendente o per il cliente che li riceve si tratta di un voucher esente dall’IRPEF e quindi che non va sommato al reddito imponibile ai fini del calcolo delle imposte sul reddito.
Ma il vantaggio fiscale è anche per l’azienda, sia che utilizzi il buono benzina come benefit riconosciuto ai dipendenti sia che usi questi voucher come omaggio.
La disciplina fiscale dei buoni benzina prevede:
- la detraibilità del 100% della spesa sostenuta per l’acquisto dei buoni offerti ai dipendenti fino a 258,23 euro all’anno;
- la deducibilità del 100% della spesa sostenuta per l’acquisto dei buoni ceduti in omaggio ai clienti, se la spesa arriva fino a 50 euro. Una spesa di importo superiore andrà invece considerata come spesa di rappresentanza, con le relative percentuali di deducibilità.
Inserire i buoni benzina nel quadro delle iniziative di welfare aziendali ha dunque vantaggi sia per il dipendente sia per l’azienda, che deve solo far attenzione a non superare la soglia massima di spesa detraibile. Nel caso in cui l’azienda spendesse di più, l’intera somma diventerebbe non detraibile.
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