Nonostante le notizie di questa parte finale dell’anno siano altalenanti, il manifatturiero italiano continua ad essere il secondo a livello europeo e settimo su scala mondiale.
I risultati dell’indice Pmi manifatturiero di pochi giorni fa infatti, hanno mostrato un rallentamento dell’economia nel mese di ottobre, contrariamente alle previsioni, mentre i principali competitor europei (soprattutto Spagna e Germania, ma anche la Francia) hanno avuto performance molto più soddisfacenti.
La manifattura continua a tirare
Ma appunto nonostante le difficoltà dell’ultimo mese, dovute principalmente ad un’economia che fatica ancora a riprendersi, il manifatturiero continua ad essere uno dei cavalli di battaglia del nostro sistema economico. A confermarlo un altro studio, quello di Confindustria, che sottolinea la nostra importanza a livello globale subito dopo le grandi economie di tutto il mondo, con in testa la Cina seguita dagli Stati Uniti.
In Europa, con una quota del 2,3%, comunque dimezzata rispetto al pre-crisi, siamo comunque al secondo posto dietro alla Germania che guida la classifica degli stati europei con il 6,1%.
Gli anni passati della crisi hanno sostanzialmente indebolito il tessuto in questo settore anche se durante questo periodo era uno dei 5 stati ad avere un surplus commerciale con l’estero superiore ai 100 miliardi, crescendo più di Francia e Germania.
Il 2016 si chiuderà con una crescita del +1,2% in frenata rispetto alle previsioni e ai dati 2015, sia per quanti riguarda la domanda interna che le esportazioni. Sono infatti molteplici i fattori che vanno ad incidere su questo calo generale: il commercio internazionale che perde di dinamismo e il calo degli investimenti.
La strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa in vista dell’uscita dalla crisi, i valori di produzione precedenti al periodo erano superiori del 22%, e anche l’export fatica (+1,6%) dopo i +4% del 2014-2015, ma la voglia da parte degli imprenditori di mantenere la nostra posizione a livello mondiale resta.
Image Credit: shutterstock