I cibi salutari rappresenta sempre più un’attrattiva per i consumatori italiani, e segna trend di consumo di cui le PMI agroalimentari e tutto il settore del retail devono tenere conto. le diciture cone “healty food”, “superfood” “cibo terapeutico”, al di là della reale valenza scientifica, compaiono sempre più spesso sugli scaffali e sulle tavole del bel paese, costruendo elementi di differenziazione dell’offerta ormai imprescindibili per il mercato.
Secondo il Rapporto Coop 2017 gli italiani sono sempre più attratti da cibi salutari e prodotti per il benessere personale per cui spendono ben 10miliardi di euro all’anno. Il cibo come terapia ed elisir di lunga vita vede ben il 46% degli italiani sfruttare l’healthy food per prevenire e trattare i malesseri più comuni. Per un intervistato su tre la loro assunzione è una valida alternativa alle medicine tradizionali. Mentre per più di un italiano su tre, una dieta alimentare studiata ad hoc dal nutrizionista è la soluzione migliore per condurre una vita sana. I cosiddetti cibi salutari corrispondono ormai al 10% dei consumi alimentari del mercato italiano.
Gli italiani, sempre più attenti quindi nei consumi in termini quantitativi, non mancano tuttavia di concedersi qualità e piccoli lussi.
Si può dedurre dai dati riportati che i consumi si stanno riprendendo, poiché per la crescita della spesa per la fine dell’anno si prevede un dato corrispondente all’1,2% in più.
Quali sono i cibi salutari di maggior consumo per gli italiani?
Biologico e senza glutine continuano ad essere i più ricercati dai consumatori che si dimostrano più attenti rispetto al passato. Nel primo semestre di quest’anno il bio segnava un aumento del 16,1% mentre il senza glutine del 16%. In crescita l’acquisto anche di cibi integrali, di bevande vegetali e di prodotti senza lattosio.
Per quanto riguarda invece i cibi nello specifico si hanno:
- Avocado e zenzero al primo posto
- Olio di lino al secondo posto
- Semi di zucca al terzo
- Seguiti poi da quinoa, curcuma, goji, semi di chia e farro.
Come crescono le percentuali di consumo dei cibi tradizionali?
Il latte uhm vede una diminuzione del 4,6% rispetto a quello ad alta digeribilità con un +174,4%. Le uova di gallina allevate a terra registrano un +15% rispetto a quelle in batteria (-8,2%).
Anche il “senza olio di palma” osserva un +13,5% rispetto all’anno precedente.
La crescente attenzione posta sulla sfera dei prodotti “sani e salutari” continua ad attrarre quindi un numero crescente di consumatori all’estero ma anche all’interno dei confini nazionali.
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